Alzheimer, con qualche piccola attenzione potremmo stare un po’ più tranquilli!
Secondo le stime entro il 2050 l’Alzheimer riguarderà un esercito di 106 milioni di persone (triplicando i casi registrati nel 2010), grazie o per colpa anche di una longevità crescente.
Sette sono i fattori di rischio della malattia, tra cui diabete, ipertensione, fumo, obesità, depressione. Ma molti di questi elementi dipendono da scelte personali.
La tesi dello studio dei ricercatori dell’Università di Cambridge , ribadisce l’importanza della prevenzione. Tra i fattori di rischio della malattia neuro-degenerativa, ci sono molti elementi imputabili allo stile di vita, come il fumo o la mancanza di esercizio fisico, e sui quali si può agire.
Secondo gli studiosi riducendo del 10 per cento alcuni di questi fattori ben 9 milioni di casi di Alzheimer entro il 2050 potrebbero essere evitati.
Se per scarsa attività fisica si intende assenza di qualsiasi esercizio, chiunque può porvi rimedio con una passeggiata giornaliera, senza per questo dover praticare gli sport più faticosi. Se per fumo si intende eccesso di sigarette chiunque può smettere (o ridurre) con la sola forza di volontà.
E anche nel caso della scarsa cultura è bene ricordarsi che la cultura non è solo quella accumulata sui banchi di scuola, alla quale non tutti hanno (e soprattutto hanno avuto) accesso, ma qualsiasi stimolo o curiosità intellettuale sfami la nostra mente. Secondo gli ultimi studi, un caso su tre di Alzheimer è addebitabile proprio a cattive abitudini o stili di vita e dunque si tratta di casi aggirabili, soprattutto attraverso la sensibilizzazione.