Disabilità cognitiva e nuove tecnologie: i bisogni!
In Italia vivono 750mila persone con disabilità intellettive/relazionali, originate da disabilità fisiche o psichiche di varia natura:
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genetiche (ad esempio sindrome di Down)
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malattie (tumori o altre malattie che interessano il cervello)
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incidenti
I bisogni
I bisogni di persone con disabilità cognitive sono soprattutto legati alla gestione della vita quotidiana.
L’incapacità, totale o parziale, di elaborare azioni e sfruttare le proprie abilità, limita le autonomie, crea dipendenza dalla famiglia, non consente libertà di scelta.
Handicap cognitivi, inoltre, ostacolano la vita di relazione soprattutto quando non consentono corrette valutazioni del contesto.
Negli ultimi 20 anni la tecnologia ha consentito di creare attrezzature che permettono a persone con handicap di affrontare le proprie limitazioni.
Alcune disabilità fisiche si sono azzerate, con ausili e domotica, consentendo comunque maggiori autonomie.
Lo sviluppo della ricerca e della tecnologia non ha, però, riguardato persone con disabilità e handicap cognitivi e relazionali.
Negli anni, la qualità dell’assistenza si è elevata, le azioni di supporto all’autonomia intensificate, ma gli ausili tecnologici per la disabilità cognitivo/relazionale sono tendenti a zero.
Per aree delle autonomie e delle abilità sociali, si possono distinguere bisogni rivolti all’acquisizione di abilità specifiche, ad esempio lavarsi, indossare indumenti di vestiario, cucinare alcuni piatti od ancora eliminare comportamenti di disturbo o distruttivi manifestati a scuola, ecc.
Le risposte
Alla luce dell’importante e significativa evoluzione tecnologica degli ultimi anni, utilizzare il mondo informatico ai fini riabilitativi “cognitivi-ecologici” oltre che una opportunità diventa una necessità.
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