Distratti dal cellulare in auto: la prima causa di lesioni cerebrali per incidenti della viabilità e di invalidità permanente per i giovani.
Siamo distratti dal cellulare in auto. E gli incidenti da cellulare in auto sono un’emergenza sociale ed economica: 181 mila incidenti nel 2014, la prima causa di morte sotto i 40 anni, la prima causa di invalidità permanente per i giovani, pesano per il 2% cento sul Pil.
E in questo quadro gli incidenti che comportano lesioni cerebrali sono innumerevoli.
La sindrome ha un nome. Si chiama «Fomo», fear of missing out: paura di essere tagliati fuori. Ed è per questo che stiamo – non tutti, certo – sempre attaccati al telefono. Controlliamo il cellulare in media 150 volte al giorno, una volta ogni sei minuti. Lo facciamo anche in auto, alla guida, in bici, in moto, quindi il problema non è più solo psicologico. La distrazione è, infatti, la prima causa degli incidenti stradali in Italia (16,8% secondo i dati Aci/Istat).
Il 12,4% dei guidatori è stato sorpreso mentre guidava con il telefonino in mano, mentre un giovane su 4 ammette di scattarsi selfie, chattare e navigare al volante e persino al manubrio.
Occorre porre con forza il problema e condividere lo slogan coniato da Tim e Ducati, finalmente «c’è qualcuno che guarda avanti».
Un progetto comune rivolto ai ragazzi in età da patente. L’idea è spiegare una semplice verità: usare il cellulare alla guida può essere letale.
Quindi non usate, non usiamo e non fate usale il cellulare in auto: incidenti, lesioni cerebrali e gravi ripercussioni sulla salute, sono sempre in agguato.
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