Invalidità: crescono le richieste e i tempi di attesa. E in Lombardia, cosa succede?
L’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità segnala per il biennio 2013-2014 l’aumento sia delle domande di accertamento e di prestazioni relative all’invalidità, sia dei tempi di attesa.
Cosa è accaduto in Lombardia sull’indennità di accompagnamento?
L’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità ha recentemente svolto un approfondito esame dei dati Inps relativi agli anni 2013 e 2014, validati dalla Corte dei Conti nella sua veste di autorità ispettiva. I dati presentati sono di notevole interesse: ci soffermiamo qui su quelli di carattere generale, ma è possibile approfondire sul link allegato.
Nel 2014 l’INPS ha ricevuto in tutt’Italia 1.456.665 domande per il riconoscimento dell’invalidità civile (+ 8% circa rispetto alle 1.350.021 del 2013). Le più numerose si riferiscono all’invalidità civile e al riconoscimento dello stato di handicap di cui alla l. 104/1992.
Tra le prestazioni, quelle di natura economica (che includono l’indennità di accompagnamento) hanno fatto registrare il 7,2% in più nelle erogazioni, pari a 435.040 rispetto alle 405.748 del 2013.
Le cifre mostrano che, in parallelo al numero di domande e di prestazioni, in confronto al 2012 si sono (ulteriormente) dilatati anche i tempi di attesa: dalla presentazione della richiesta di invalidità civile alla liquidazione della prestazione passano in media 292 giorni (ben lontani dall’obiettivo del termine massimo di 120 giorni dalla data della domanda ). Le visite mediche per l’accertamento dell’invalidità sono state 1.608.876 nel 2013 e 1.790.426 nel 2014. Appare rilevante anche l’attività di verifica straordinaria nei confronti dei titolari di prestazioni di invalidità civile: tra il 2013 e il 2015 le verifiche sono state in media 150 mila l’anno, con conseguente necessità, per l’Istituto, di avvalersi di servizi di medici esterni convenzionati.
E in Lombardia, come si presenta la situazione? Nell’impossibilità di accedere ai dati Inps disaggregati per regione, per capire come si manifesta il fenomeno in questione nel nostro territorio facciamo ricorso ad alcuni dati di fonte Istat focalizzandoci in particolare sull’indennità di accompagnamento e presentandone anche la divisione per classi di età. Per dare un’idea dell’importanza di questa prestazione si segnala che in Lombardia, nel 2014, vi erano 331.000 beneficiari di pensioni di invalidità civile; di questi, circa 280.000 risultavano titolari di indennità di accompagnamento; vanno ricordate, infine, le altre prestazioni di tipo previdenziale (assegni di invalidità) con circa 118.000 beneficiari.
Il numero di titolari di pensioni di invalidità civile con indennità di accompagnamento in Lombardia dopo il 2011 è lentamente aumentato (+0,7% medio annuo, da 276.641 a 279.433 persone); nell’ultimo esercizio, in particolare, l’incremento è stato più marcato della media del triennio (1,3%). Tuttavia la suddivisione per classi di età mostra che non si tratta di un aumento omogeneo in tutte le fasce.
Ha contribuito a questo sviluppo principalmente la crescita numerica degli ultra 85enni, ma non è da sottovalutare anche l’incremento registrato nei minori under 19, Negli adulti (20-64 anni), invece, la numerosità si sta riducendo (-0,3%).
Oggi il 72,6% dei beneficiari sono anziani, il 10,7% minori e il 16,7% adulti, negli ultimi anni è diminuita l’importanza relativa degli anziani nel loro complesso e quella degli adulti, mentre si va rafforzando l’incidenza dei minori (dall’8,9 al 10,7%).
Attualmente i grandi anziani rappresentano il 37% dei beneficiari, percentuale in aumento rispetto al 2011, mentre nel medio termine si ridimensiona l’importanza relativa degli anziani tra 65 e 85 anni.
Si stima così che in Lombardia vi siano 482.000 persone non autosufficienti (di età>6), mentre quelle che ottengono il riconoscimento amministrativo della condizione attraverso l’i.a. sono circa 276.000.
La distanza è indicativa del divario tra il bisogno percepito e quello che non riesce a essere riconosciuto tramite l’accompagnamento.
Se si considera l’indennità di accompagnamento, infatti, in Lombardia l’aumento più significativo si registra tra i minori (in analogia al livello nazionale) mentre tra le fasce di popolazione anziana si evidenzia una maggior difficoltà a veder riconosciuto il beneficio.
Questo dato, incrociato con il numero di persone con ridotta o nulla autonomia, conferma che la nostra regione è interessata dall’esistenza di una domanda che, nella migliore delle ipotesi, si riversa su altri servizi locali per la non autosufficienza oppure che resta sommersa, senza ricevere risposte pubbliche, e a carico delle famiglie.
Per approfondimenti:
http://www.lombardiasociale.it/2016/11/22/invalidita-crescono-le-richieste-e-i-tempi-di-attesa-e-in-lombardia-cosa-succede/?c=dati-e-ricerche