Sono 152.551 gli alunni con disabilità intellettiva nella scuola italiana. La richiesta di un sistema integrato di servizi di Neuropsichiatria infantile, per gli alunni con disabilità intellettiva
Quante domande pongono 152.551 alunni con disabilità intellettiva? Cosa serve alle loro famiglie? C’è un piano di integrazione sociale dopo la scuola?
“Lo stato di sempre maggiore criticità delle risposte per bambini e adolescenti con disturbi neuropsichici e per le loro famiglie ….. », ecco cosa maggiormente impressiona nelle conclusioni del 22 luglio scorso della Commissione governativa sul tema.
La Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza nel documento “Il diritto alla salute dei minori diversamente abili”, chiede «trattamenti tempestivi e appropriati, preceduti da una diagnosi precoce, in grado di cambiare il decorso dei disturbi», si denuncia «una storica insufficienza di investimenti nel settore ed un loro uso spesso non basato su evidenze scientifiche aggiornate, nonché le enormi differenze tra i sistemi organizzativi regionali».
Inoltre si richiede al Ministero della Salute e alle Regioni di «garantire adeguati investimenti di risorse e la condivisione di modelli organizzativi, la presenza omogenea in tutto il territorio nazionale di un sistema integrato di servizi di Neuropsichiatria infantile, sia in termini di professionalità che di strutture, territoriali ed ospedaliere».
Fra le altre richieste segnalate nelle conclusioni c’è la necessità di introdurre un fisioterapista nelle terapie intensive neonatali e un’estensione delle terapie riabilitative previste in età pediatrica almeno fino ai 21/25 anni, dal momento che la gran parte delle disabilità dei minori sono di durata long life: l’offerta riabilitativa oggi – afferma la commissione Infanzia – è «carente sia in termini qualitativi che quantitativi», nonché estremamente disomogenea sul territorio nazionale, «un problema questo che non può più essere ignorato».
Perché 152.551 alunni con disabilità intellettiva sono un’emergenza! Lo sono oggi nella scuola e lo saranno maggiormente domani quando dovranno acquisire un “ruolo sociale” che li emancipi dalle loro famiglie e che li integri realmente nella società.
Per maggiori informazioni:
http://www.vita.it/it/article/2017/07/07/minori-con-disabilita-la-bicamerale-infanzia-chiede-riabilitazione-fin/143941/