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Disprassia: come riconoscerla ed affrontarla

Disprassia: come riconoscerla ed affrontarla

Disprassia: come riconoscerla ed affrontarla.
In neurologia si definisce come la difficoltà di compiere gesti coordinati e diretti a un determinato fine: è un disturbo che riguarda la coordinazione e il movimento e che può comportare problemi anche nel linguaggio.

Disprassia: come riconoscerla ed affrontarla

In neurologia si definisce la disprassia come la difficoltà a compiere gesti coordinati e diretti a un fine. La disprassia è un disturbo che riguarda la coordinazione e il movimento e che può comportare problemi anche nel linguaggio.

Si può presentare con delle difficoltà ad eseguire movimenti fini e complessi, come allacciarsi le stringhe delle scarpe.

La disprassia può essere acquisita (per esempio in seguito ad un danno cerebrale) o associata ad un ritardo del normale sviluppo neurologico, può inoltre essere attribuita a mutazioni a carico del gene FOXP2 ed essere interessata da familiarità. La disprassia è una patologia complessa, con complicazioni che vanno dal motorio al cognitivo. Non sempre si ha la compresenza di tutti e due gli ambiti.

Il bambino disprassico è difficilmente diagnosticabile in tenera età anche perché quasi sempre si tende a considerare solo il disturbo del linguaggio. I bambini con disprassia hanno quasi sempre problemi di organizzazione spazio-temporale. Sarà difficile per loro organizzarsi quindi nella consequenzialità dei movimenti: per es. vestirsi partendo dalla biancheria intima e dopo maglia e pantaloni, vi è una difficoltà a mettere in ordine le varie fasi di un racconto e a trovare i termini. Il bambino sa come fare, ma non trova dentro di se la memoria dei vari passaggi.

I problemi evidenti sono nella manualità fine, a scuola saranno bimbi con problemi ortografici, problemi che riguardano il movimento oculare (difficoltà a seguire le righe del quaderno e a leggere, il bimbo invece di muovere solo gli occhi, muove anche il corpo durante la lettura).  La sensibilità tattile è spesso ridotta.

Sono sintomi complessi e molto spesso sottovalutati da diversi neuropsichiatri e terapisti: è importante intervenire subito. Alla terapia di un logopedista si deve accompagnare spesso anche quella di un terapista occupazionale e di uno psicomotricista.

Per ogni necessità o approfondimento:

Centro RicreAzione Bergamo– Dott.ssa Letizia Corti
tel: 035.657351 – 347.6500755
mail: l.corti@cooperativaprogettazione.itricreazione@cooperativaprogettazione.it

Scarica la Presentazione:
Disprassia – come riconoscerla ed affontarla.pdf

 

Disprassia

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