Train the Brain: allena il cervello
26 gennaio 2014 – il Sole 24 ore
Si chiama Train the Brain (tieni allenato il cervello). E’ un progetto del CNR realizzato a Pisa dal neurofisiologo Lamberto Maffei che si propone di attuare interventi per contrastare i devastanti effetti delle più diffuse malattie neurodegenerative, come l’ Alzheimer e la demenza vascolare, agendo allo stadio iniziale. Lo studio clinico e sperimentale verificherà l’efficacia di un intervento combinato di esercizio fisico e attività intellettuali, musicali, ludiche nel rallentare o arrestare la progressiva perdita di materia cerebrale. Il declino cognitivo è legato all’invecchiamento e l’Italia (7-800 pazienti affetti da demenza e circa 100mila nuovi casi ogni anno) è particolarmente interessata, avendo una delle popolazioni più vecchie al mondo, assieme al Giappone e Corea. Purtroppo la letteratura recente e recentissima sull’Alzheimer non avvalora nessuna prevenzione e nessuna terapia con dati certi, secondo la evindence based medicine (medicina basata su prove di efficacia). Ciò non toglie che si debba intervenire per mantenere e migliorare la qualità di vita aiutando i malati e rispettive famiglie a <vivere bene con la demenza> , come sottolinea l’ultimo Rapporto Mondiale Alzheimer 2013. Il rapporto, presentato lo scorso settembre, sollecita i governi a <fare della semenza una priorità>; a implementare i piani nazionali e avviare urgenti dibattiti su accordi per l’assistenza a lungo termine; a moltiplicare i finanziamenti per dare una nuova linfa al lavoro di prevenzione e assistenza. Attualmente il costo globale dell’assistenza per la demenza supera i 600 miliardi di dollari, ovvero l’1% del prodotto intero lordo mondiale. ma è destinato ad aumentare con l’esplodere dell’epidemia globale di Alzheimer. Tra il 2010 e il 2050 il numero totale di anziani nel mondo non autosufficienti è destinato a triplicare da 101 a 227 milioni e la metà di essi sarà affetta da demenza.
(Antonia Bordignon)