Bonus figli disabili: come fare domanda
Dal 1 febbraio al 31 marzo 2023 i genitori disoccupati o monoreddito potranno richiedere – in relazione al 2023 – il contributo mensile pari a un massimo di 500 euro, istituito con la L. 30 dicembre 2020, n. 178, art. 1, commi 365 e 366.
Bonus figli disabili: come fare domanda
Entro il 31 marzo 2023 è possibile presentare la nuova domanda per ottenere il contributo mensile, istituito dalla legge di bilancio 2021 , destinato ai genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili.
Con il messaggio 422 del 27 gennaio 2023 l’Istituto comunica che l’apertura della piattaforma per le domande relative al 2023 è fissata al dal 1 febbraio 2023.
Le regole erano state stabilite con il decreto 12 ottobre 2021.
E’ un contributo riconosciuto in favore di genitori disoccupati o monoreddito, facenti parte di nuclei familiari monoparentali con figli a carico con una disabilità non inferiore al 60%, e arriva alla misura massima di 500 euro mensili netti, per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. Sono stanziati 5 milioni di euro per ciascun anno.
Il beneficio viene corrisposto dall’INPS e che la domanda va essere presentata annualmente dal genitore interessato. La circolare con tutte le istruzioni è stata pubblicata il 10 marzo 2022
Bonus figli disabili: come fare domanda
Stanziati cinque milioni di euro l’anno per supportare le famiglie con figli disabili.
Il bonus è destinato a genitori disoccupati o monoreddito, percettori di reddito da lavoro dipendente non superiore a 8.145 euro o 4.800 euro in caso di lavoro autonomo, in un nucleo famigliare monoparentale, con ISEE non superiore a 3.000 euro (Isee minorenni in presenza di figli minori), con figlio con disabilità accertata non inferiore al 60%.
Per i figli maggiorenni il bonus spetta se i figli fino a 24 anni hanno reddito entro i 4.000 euro, oltre i 24 anni il limite di reddito è 2.850 euro annui.
La circolare precisa che hanno diritto sia i cittadini italiani che comunitari che extracomunitari con permesso di soggiorno.
Il bonus ammonta a 150 euro mensili per ogni figlio disabile, fino a un massimo di 500 euro per genitore.
Si segnala che il contributo figli disabili è cumulabile con il Reddito di cittadinanza e non concorre alla formazione del reddito.
Nel caso i fondi stanziati non fossero sufficienti a soddisfare le domande si darà la precedenza alle famiglie con ISEE piu basso e , a parità di Isee, alle famiglie in cui siano presenti, nell’ordine:
• figli non autosufficienti
• con disabilità grave
• con disabilità media
Trasmessa la domanda sarà disponibile, nella sezione “Ricevute e provvedimenti” la ricevuta di invio con il numero di protocollo.
Nella domanda va indicato il codice fiscale del figlio o dei figli con disabilità per i quali si chiede il contributo.
NON è necessario presentare contestualmente un ISEE ma è necessario aver presentato una DSU. Inps considererà l’Isee già presente
La circolare 39 precisa infatti che ” INPS provvede direttamente alla verifica dei requisiti di natura economico-patrimoniale. Gli altri requisiti, autocertificati nella domanda, si considerano posseduti sino a quando non intervenga comunicazione contraria da parte delle Amministrazioni competenti . In presenza di un valore ISEE superiore alla soglia (3.000 euro) prevista dall’articolo 4, comma 2, lettera b), del decreto interministeriale, la domanda è respinta in automatico.
Nel caso in cui, al momento della presentazione della domanda del contributo in oggetto, l’abbinamento a un ISEE non sia possibile perché non risulti sussistente un ISEE valido, la domanda verrà respinta.
Diversamente l’ISEE, che al momento della presentazione della domanda presenti omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, verrà equiparato a un ISEE valido ma comporterà la sospensione dei pagamenti del contributo fino alla regolarizzazione delle difformità riscontrate.”
Il provvedimento (di accoglimento o di reiezione) della domanda sarà consultabile dal cittadino/Patronato nella stessa sezione “Ricevute e provvedimenti” all’interno della domanda.
ATTENZIONE i requisiti devono essere autocertificati dal genitore nel modulo telematico di presentazione della domanda e costituiranno oggetto di verifiche.
La non veridicità delle dichiarazioni comporta la revoca dal beneficio, la restituzione di quanto percepito e le sanzioni.
Per maggiori informazioni consultare il seguente link:
http://www.inps.it/news/contributo-per-genitori-disoccupati-o-monoreddito-con-figli-disabili
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