Bullismo e salute: dati che sconvolgono.
Gli effetti che il bullismo può avere sulle persone che ne sono vittima può andare ben oltre l’immediato.
Un recente studio dimostra che le vittime di bullismo nell’infanzia possono soffrire di ripercussioni anche nell’età adulta.

Denunciare per non star male a scuola e peggio nella vita. Perché le ripercussioni sulla vita adulta delle vittime di bullismo nell’infanzia sono state recentemente analizzate da uno studio dell’Università del Delaware pubblicato dal Journal of Pediatrics.

La ricerca ha dimostrato come le vittime di bullismo hanno maggiori probabilità di sviluppare disturbi depressivi e dipendenze da fumo, alcol e droghe. Grazie ad un’analisi comparativa, gli studiosi hanno individuato l’identikit della vittima “prediletta” del bullo: ragazzi appartenenti a minoranze sessuali o affetti da malattie croniche, mentre criteri come età, forma fisica, etnia, scarso rendimento scolastico o bassi introiti familiari non sembrano trovarsi fra le condizioni tipiche dei ragazzi presi maggiormente di mira.

È inoltre emerso che fra i ragazzi di seconda superiore vittime di bullismo in passato, il 24% ha abusato di bevande alcoliche, il 15,2% di cannabis e l’11,7% di tabacco. Il tasso di depressione risulta poi altissimo tra adolescenti e giovani adulti che sono stati vittime di bullismo.

Infatti i ragazzi, specie se vittime sistematiche, s’identificano nel ruolo di bullizzati e costruiscono la loro sfera relazionale sulla base della paura, dell’insicurezza e della repressione dei sentimenti.

Tutto ciò porta, in età adulta, a depressione, disturbi del sonno finanche a casi di autolesionismo.

Per evitare questi effetti sul lungo periodo è fondamentale un intervento tempestivo di supporto psicologico, basato sul riconoscimento dei casi d’isolamento e volto a ricostruire una rete di relazioni che possa sostenere la giovane vittima.

Per approfondimenti:
http://pediatrics.aappublications.org/content/early/2014/09/02/peds.2014-0832
https://www.cooperativaprogettazione.it/