Indicazioni su come comunicare con i bambini
Ricevere giudizi negativi durante la crescita compromette la solidità dell’autostima: indicazioni su come comunicare con i bambini, sapendo che “L’abuso verbale produce più danni da bambini piuttosto che da adulti, perché un bimbo non sa difendersi da un attacco verbale”
Il comportamento di ingiuria o di molestia verso i minori è considerato un abuso, ma purtroppo questo atteggiamento risulta abbastanza diffuso.
Non è raro, infatti, che i genitori prendano di mira i propri figli per offenderli e denigrarli ogni qualvolta si presenti l’occasione. Ma se si desidera tutelare la salute mentale dei piccoli è importante fare attenzione allo stile comunicativo utilizzato per rivolgersi a loro!
Le parolacce dette per offendere e svalutare un bambino producono effetti negativi e permanenti sulla sua psiche.
Lo conferma lo studio dello psichiatra canadese Philip Ney, che, appunto ha osservato che “l’abuso verbale produce più danni da bambini piuttosto che da adulti, perché un bimbo non sa difendersi da un attacco verbale”.
Secondo le sue ricerche, l’abuso verbale con il suo carico di svilimento e umiliazione, è in grado di modificare la visione del mondo e l’autopercezione del bambino.
Ricevere giudizi negativi durante la crescita, compromette inevitabilmente la solidità dell’autostima e inoltre l’ascolto abituale di parolacce utilizzate dai grandi per esprimere la loro aggressività provoca nei bambini una desensibilizzazione emotiva che probabilmente li porterà da adulti ad utilizzare in maniera sconsiderata le parolacce.
Un bambino cresciuto attraverso la punizione, la critica, gli insulti e la mancanza di empatia probabilmente sarà un adolescente a disagio ed un adulto con gravi difficoltà comportamentali e relazionali.
La critica rivolta ai piccoli è naturalmente la conseguenza di una mancanza da parte dei genitori: la loro difficoltà nel saper gestire le frustrazioni e lo stress che inevitabilmente emergono con la crescita di un figlio e dalle situazioni quotidiane, trovano sfogo su un capro espiatorio, che di solito è il bambino.
Sono numerose le critiche aggressive rivolte ai bambini che si possono ascoltare ogni giorno al supermercato, per strada, a scuola..
Ad esempio un genitore, dopo un colloquio con gli insegnanti, può rivolgersi al figlio esclamando: “Fai schifo.. la maestra mi ha detto che a scuola sei molto vivace e disattento, ti devi vergognare perché mi fai fare brutte figure!” ma frasi di questo genere hanno ripercussioni psicologiche negative sui bambini.
Può accadere che le critiche rivolte al bambino in maniera aggressiva, vengano accolte dal piccolo come un disconoscimento della propria natura e del proprio essere, gli insulti distruggono la stabilità del bambino, che non si sentirà mai accettato né dalla sua famiglia, che rappresenta in questa fase evolutiva il suo principale punto di riferimento, né dagli altri e manifesterà reazioni di aggressività o passività in base al suo carattere.
Sono varie le conseguenze psicologiche che gli adulti determinano nei bambini con il loro atteggiamento verbale aggressivo: depressione, ansia, comportamenti violenti, giudizio e offesa nei confronti degli altri, rabbia, demotivazione ma anche difficoltà future legate al diventare a loro volta genitori.
In alcuni casi è importante rivolgersi ad uno psicologo per intervenire sullo stile comunicativo utilizzato dagli adulti con i bambini, affinché i genitori
1) adottino un tono diverso nella comunicazione (che potrebbe aprire il canale emotivo e ottenere delle risposte differenti da parte dei piccoli),
2) impieghino un eloquio più amorevole (che fa sentire l’altro ascoltato, importante e gratificato)
3) si diano la possibilità di raccontare immediatamente il proprio stato d’animo, cosa che favorisce l’assertività utile per manifestare il proprio vissuto senza diventare aggressivi o prevaricatori.
Se credi di aver bisogno di una consulenza sullo stile comunicativo da utilizzare con i tuoi figli puoi contattare RicreAzione!
Per informazioni telefona allo 02 70638795 (Sede di Milano), o allo 035 657351 (Sede di Bergamo).Oppure invia una mail a ricreazione@cooperativaprogettazione.it .
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