Depressione male comune: anche in adolescenza
Depressione! Rispetto al suo impatto sociale se ne parla poco. Ecco allora una proposta che fa discutere.
Un recente articolo pubblicato dal prestigioso “British Medical Journal” ha messo in discussione la proposta statunitense di uno screening specifico per tutti i cittadini sopra i 12 anni. Volto “solo” ad individuare il rischio di disturbi depressivi. Una proposta che potrebbe creare allarmismo, sebbene per i suoi sostenitori sia la soluzione migliore.
Nell’ultimo decennio l’incidenza della depressione è cresciuta del 18%, arrivando a rappresentare una delle prime cause di disabilità a livello mondiale: l’OMS ha calcolato infatti che circa 322 milioni di persone nel mondo ne soffrano.
Alla luce di questi dati, sarebbe più utile eseguire uno screening psicologico per tutta la popolazione sopra i 12 anni o lasciare ai medici la diagnosi caso per caso?
Queste sono le domande comparse in proposito sul British Medical Journey (BMJ), in funzione di critica alle recenti raccomandazioni dello United States Preventive Services Task Force (USPSTF), un gruppo di esperti posti alla revisione delle pratiche mediche e alla raccomandazione di interventi preventivi.
La critica, o meglio le domande lasciate aperte dal BMJ, riguardando principalmente i metodi delle revisioni dell’USPTF, considerate discutibili, si estende anche agli effetti delle raccomandazioni: che ripercussioni può avere lo screening di routine per la depressione, anche considerato che quel che dice l’USPTF è tenuto in gran considerazione per lo sviluppo di linee guida e l’elaborazione dei piani delle assicurazioni americane?
Il pericolo, sostiene il BMJ, non è forse che così si vada incontro a sovrastime nelle diagnosi e sovratrattamenti?
Sì, secondo il parere di alcuni esperti che intervengono nell’articolo, a meno che non si applichi un sistema di controllo per rivelare presto i falsi positivi.
Un tema aperto che serve per riproporre il tema della Depressione, anche negli adolescenti e nei giovani adulti. Un tema che non deve creare allarmismi, ma non va sottovalutato. Un tema da affrontare con l’aiuto di esperti senza paure o falsi timori.
Per approfondimenti:
http://www.bmj.com/content/348/bmj.g1253
http://www.centroricreazione.it/ambiti-di-intervento/famiglie/