Per aprire la strada a soluzioni di impatto per la salute, il fitness e la mobilità indipendente per tutta la vita. Un programma di sovvenzioni annuali a sostegno di organizzazioni senza scopo di lucro e imprese sociali.

Fit for Life Con un Progetto per:

• Sviluppare sperimentazioni su quanto possono incidere le nuove tecnologie sulle possibilità di vita in autonomia.
• Rapporto tra nuove tecnologie e impatto sui progetti di vita
• Reale utilizzo delle persone con handicap dei dispositivi di supporto a distanza
• Impatto sul miglioramento delle competenze
• Quanto la vita autonoma potrebbe contribuire alla de- istituzionalizzazione
• Quanto sia possibili trasferire le persone dai Centri di assistenza h24 in case proprie.

Il Progetto

La possibilità di vivere in autonomia in una casa propria, per persone con disabilità cognitiva o psichica è, oggi, davvero molto lontana. Eppure la “vera” inclusione sociale delle persone fragili, passa, anche dalla possibilità di vita autonoma.
Negli ultimi 30 anni la tecnologia ha consentito di creare attrezzature che permettono a persone con handicap di affrontare le proprie limitazioni. Alcune disabilità fisiche si sono azzerate, altre, con ausili e domotica, consentendo comunque maggiori autonomie.
Lo sviluppo della ricerca e della tecnologia non ha, però, riguardato persone con disabilità e handicap cognitivi e relazionali, o tutta la fascia delle patologie psichiatriche e nemmeno il settore in “grande sviluppo” riguardante i deterioramenti cognitivi negli anziani.
E dobbiamo ricordare che il 78% delle disabilità si presentano in forma non visibile.
Il tema riguarda persone che presentano disabilità intellettive, psichiche o sensoriali e di ampliare al massimo le possibilità di vivere in autonomia grazie all’ausilio delle nuove tecnologie, delle scienze tecnologiche emergenti, IoT, Smart Home.

Fit for Life e Inclusione sociale
Alla luce dell’importante e significativa evoluzione tecnologica degli ultimi anni, utilizzare il mondo informatico ai fini riabilitativi “cognitivi-ecologici” oltre che una opportunità̀ diventa una necessità.
L’idea è di utilizzare quanto il “mercato digitale” mette a disposizione per i “normodotati”, declinandolo e adattandolo per le disabilità e in particolare per ampliare le possibilità di vita in autonomia in una casa propria.
In questo senso, l’obiettivo di Progettazione è di configurare le strutture adibite ad abitazioni sociali, con strumenti a tecnologia innovativa, sperimentando e creando buone prassi per il supporto alla vita quotidiana di persone con limitazioni cognitive e difficoltà relazionali, attraverso il supporto e il controllo da remoto.
Rendere la tecnologia fruibile a tutti sia per promuove l’esecuzione di azioni in autonomia ma anche per permette una stimolazione continua della abilità legate alla vita quotidiana e alla socialità. E, nel contempo continuare la battaglia per sviluppare la ricerca su metodologie, software e hardware che possano rende più semplice la vita quotidiana dei disabili cognitivi e relazionali.

Fit for Life – Innovare come?

Innovazione: la grande opportunità dell’utilizzo del mondo informatico ai fini riabilitativi “cognitivi-ecologici”, di autonomia personale, partendo da una casa propria.
Per mondo informatico declinato all’abitare, s’intendono i normali ausili tecnologici, quali il cellulare, il tablet, il computer, i sensori, le telecamere, i dati sul cloud.
E con questi offrire ausili e supporti alla vita autonoma, per risposte immediate, emergenze e formazione continua.
Innovare significa utilizzare i dati di gestione della casa, contenuti sul cloud, raccolti da remoto, per verificare se i supporti offerti garantisco un reale miglioramento della vita e delle prestazioni della persona. I dati “numerici” per la verifica del vero impatto di un’azione sociale.

Per maggiori informazioni consultare i seguenti link:
https://www.traumacranico.net/disabilita-e-domotica-lautonomia-abitativa-2/
https://www.openinnovation.regione.lombardia.it/it/news/news/6962/iot-tecnologie-emergenti-e-dati-per-le-valutazioni-di-impatto-dei-prog