Giornata internazionale disabilità: la difficile quotidianità degli oltre 3 milioni di disabili che vivono in Italia
Il 3 dicembre 2018 si è celebrata la Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Eventi ed iniziative per sostenere le associazioni che si occupano del tema della disabilità e per tenere i riflettori accesi sui diritti ancora negati a tante persone e sulla difficile quotidianità degli oltre 3 milioni di disabili che vivono in Italia.
Giornata internazionale della disabilità: il 3 dicembre è la ricorrenza proclamata nel 1981 dall’ONU per promuovere i diritti, il benessere e l’inclusione dei disabili nel mondo.
La Giornata Internazionale delle persone con disabilità – International Day of People with disabilities – è arrivata alla sua 37° edizione ed ha preso forza nel tempo anche grazie alla proclamazione della “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità” adottata dalle Nazioni Unite nel 2006.
L’obiettivo di questa giornata e delle manifestazioni ad essa correlate è stato quello di inserire nella sfera sociale, politica, economica e culturale della società anche le persone diversamente abili, facendo in modo che anche per loro venga garantita la piena uguaglianza di diritti.
Anche gli obiettivi ONU dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile puntano sul fatto che nessuno sia lasciato indietro, ivi comprese le persone con disabilità.
Per questo è importante far leva e migliorare i servizi sanitari nazionali, includendo anche terapie alternative, come la pet-therapy per esempio – e tutte quelle strutture in grado di consentire un effettivo accesso ai servizi per tutte le persone. “Nessuno venga lasciato indietro”, le iniziative della Giornata delle persone disabili.
Disabili e non, il 3 dicembre 2018, con il motto di “Nessuno venga lasciato indietro”, tutti sono stati invitati a prendere parte alle iniziative e a far sentire la propria voce nel corso dei numerosi eventi sparsi per la penisola riguardanti la Giornata Internazionale delle persone disabili.
In occasione della ricorrenza internazionale, stampa e televisioni hanno parlato con associazioni e attivisti impegnati sul campo ogni giorno. E che denunciano una lunga lista di problematiche ancora troppo spesso dimenticate: dal tavolo che dovrebbe radunarli periodicamente (e che è stato congelato) ai fondi strutturali ridotti al minimo fino all’assenza di una progettualità. Allarme anche per le carenze sul fronte dell’inclusione scolastica.
Un Osservatorio nazionale sulla disabilità che esiste dal 2009 e che praticamente non viene quasi mai convocato.
Una legge sul Dopo di noi, unico fondo che aiuta i disabili dopo la morte dei genitori, che è stata azzoppata economicamente e realizzato per il momento solo in quattro Regioni.
Non da ultimo, un ministero senza portafoglio da cui si attendono risultati concreti.
L’Italia ha festeggiato (si fa per dire) la Giornata internazionale delle persone con disabilità ancora una volta impreparata. Basta parlare con associazioni e attivisti ogni giorno impegnati sul campo, per scoprire un mondo ancora troppo spesso dimenticato e la difficile quotidianità degli oltre 3 milioni di disabili che vivono in Italia.
E l’elenco dei problemi è molto lungo: diritti ignorati, barriere architettoniche che impediscono la mobilità, una scuola non inclusiva, fondi pubblici insufficienti per garantire una qualità di vita dignitosa, oltre che mancanza di politiche sociali strutturali degne di un Paese del G7. Le organizzazioni che si battono per tutelare i disabili, quelle che ogni anno invocano la riattivazione dell’Osservatorio nazionale, rivendicano pari opportunità anche per chi ha una disabilità motoria, psichica e intellettiva.
L’evento mondiale è stato indetto nel 1992 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e il tema dell’edizione 2018 è il coinvolgimento diretto dei disabili nell’ottica di garantire l’inclusione e l’uguaglianza, come parte dell’Agenda 2030 Onu.
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