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I disturbi psichici: quanti sono collegati all’abuso di droghe o di alcol?

I disturbi psichici: quanti sono collegati all’abuso di droghe o di alcol?

Tanti giovani che ogni anno finiscono in pronto soccorso per disturbi collegati all’abuso di droghe o di alcol, superata la fase acuta eludono le cure successive.

I disturbi psichici collegati all’abuso di droghe o di alcol
La relazione europea del 2018/19 sull’uso di droghe, basata sulle informazioni fornite all’EMCDDA dagli Stati membri dell’UE, evidenzia come l’Europa sembri attraversare una fase particolarmente dinamica, sia dal punto di vista dell’offerta che della domanda di sostanze psicotrope.
I dati disponibili suggeriscono che la disponibilità di stupefacenti è sempre più elevata e in alcune aree persino in aumento.
I progressi tecnologici facilitano lo sviluppo del mercato, collegando i produttori e i consumatori europei di droga ai mercati mondiali sia tramite il web che la rete oscura (darknet).

Si stima che i fornitori dell’UE siano responsabili di quasi la metà delle vendite di droga per mezzo della darknet effettuate tra il 2011 e il 2015.
Nel contesto globale l’Europa è un mercato importante per le droghe, alimentato sia dalla produzione interna sia dall’importazione illecita da altre regioni. America meridionale, Asia occidentale e Africa settentrionale sono importanti aree di approvvigionamento delle sostanze illecite che giungono in Europa, punto di transito per alcuni stupefacenti e precursori diretti verso altri continenti. L’Europa è anche una regione produttrice di cannabis e droghe sintetiche: la produzione della cannabis è destinata prevalentemente al consumo locale, mentre alcune droghe sintetiche sono prodotte per poi essere esportate in altre parti del mondo.
Attualmente il consumo di droga in Europa interessa un numero sempre più vasto di sostanze rispetto al passato.
Fra i consumatori di stupefacenti è maggiormente diffusa la poliassunzione e i modelli individuali di consumo vanno da quello sperimentale a quello abituale, fino alla dipendenza. La cannabis è ancora la sostanza più consumata e, anche se il suo consumo appare oramai stabile, si registra una crescente potenza della resina di cannabis che ad oggi viene importata in Europa.

Rispetto alle nuove droghe, tra le sostanze maggiormente presenti emergono gli oppiacei sintetici, i cannabinoidi sintetici e i catinoni sintetici.
I primi due gruppi di sostanze destano particolare preoccupazione. I cannabinoidi sintetici sono stati inizialmente commercializzati come alternative legali ai prodotti a base di cannabis naturale, ma per molti versi sono differenti. Inizialmente associati maggiormente all’uso ricreativo, per via del loro basso costo, vengono ora consumati in modo problematico da gruppi sociali più emarginati.
Laddove esistono informazioni, queste mostrano che la prevalenza del consumo di cannabinoidi sintetici è generalmente bassa, ma data l’elevata concentrazione dei principi attivi, il potenziale di causare danni associato a tali sostanze è considerevole.
Tra gli oppiacei sintetici, di particolare interesse sono i derivati del fentanil, una sostanza con effetti pesanti sulla salute e con un potenziale di dipendenza molto alto. Per quanto riguarda cocaina ed eroina, le altre due principali sostanze illecite di origine vegetale, la produzione rimane concentrata nei paesi dell’America latina e dell’Asia. I dati globali suggeriscono che la produzione è in aumento per entrambe le sostanze.
Nel caso dell’eroina, nonostante la purezza relativamente elevata dello stupefacente a livello di strada, il consumo complessivo rimane stabile.
Tuttavia i decessi per overdose non diminuiscono. Gli oppiacei continuano a essere le droghe più comunemente associate alle forme più dannose di consumo.

Per quanto concerne la cocaina, al contrario, numerosi indicatori attualmente tendono al rialzo.
Tra le nuove sostante psicoattive (NPS-New Psychoactive Substance) la SPICE è la sostanza più diffusa: sono sostanze che imitano gli effetti delle droghe illecite, come cannabis, ecstasy o allucinogeni, che possono avere aspetti differenti (ad esempio miscele di erbe, polveri, cristalli o pasticche).
Dietro alla loro larga diffusione l’utilizzo di internet svolge un ruolo importante: nel 2013 l’EMCDDA ha individuato 651 siti web (spesso nel deep web, ossia quella parte del web che si trova in Internet ma non viene indicizzata dai motori di ricerca) che vendevano “droghe legali”. Questi siti offrono spesso anche forum per uno scambio di informazioni per l’assunzione delle NPS.

Resta aperto il quesito: quanti sono i disturbi psichici collegati all’abuso di droghe o di alcol?

Per maggiori informazioni consultare il seguente link:
https://www.emcdda.europa.eu/system/files/publications/11364/20191724_TDAT19001ITN_PDF.pdf

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