I “Perché” della Riabilitazione Cognitiva dopo un Ictus o una lesione cerebrale da incidente
Dopo una lesione al cervello dovuta a Ictus, Trauma o Malattia cerebrale, spesso si da per scontata l’impossibilità di una ripresa delle competenze cognitive: nulla di più sbagliato, anche a distanza di anni.
La riabilitazione cognitiva pone le basi su un concetto fondamentale definito “plasticità cerebrale”.
Tale fenomeno, ampiamente documentato anche in individui adulti, si riferisce alla peculiare capacità del nostro cervello di riorganizzarsi per far fronte al danno causato dalla lesione.
Affinché i processi di riorganizzazione corticale abbiano luogo, occorre provvedere ad una specifica stimolazione volta a compensare le lacune cognitive. Attraverso l’approccio neuropsicologico è possibile creare un’adeguata stimolazione ambientale con un intervento complessivo ed individualizzato, che risponda ai bisogni cognitivi, emotivi e motivazionali del paziente.
Lo scopo della riabilitazione cognitiva neuropsicologica è di:
- migliorare l’adattamento funzionale del paziente nonostante il danno cerebrale subito;
- incrementare la funzionalità residua;
- fornire strumenti di compensazione in grado di incrementare l’autonomia personale e favorire il rientro in società.
I disturbi neuropsicologici trattati sono:
- di tipo cognitivo, quali neglect, afasia, agnosia, aprassia, amnesia, discalculia, deficit di attenzione e di apprendimento;
- di tipo emotivo-motivazionale, quali l’inerzia, l’apatia, la labilità, l’irritabilità, la depressione, l’ansia;
- di tipo comportamentale, quali la disinibizione, la riduzione del controllo, l’incapacità di critica, la rigidità, la disorganizzazione, la difficoltà a risolvere i problemi e la mancanza di consapevolezza.
Presso i nostri centri vengono proposte specifiche sessioni riabilitative che permettono di stimolare le abilità cognitive e sociali tramite sedute individuali e/o di gruppo.
Per approfondimenti:
http://www.traumacranico.net/riabilitazione-neuropsicologica/