Ictus cerebrale: XIV Giornata Mondiale
Ictus cerebrale: 29 ottobre 2018, XIV giornata mondiale.
L’ictus non è soltanto una malattia dell’anziano.
Dei duecentomila nuovi casi di ictus che si verificano ogni anno nel nostro Paese, circa diecimila riguardano soggetti con età inferiore ai 54 anni.
Ictus cerebrale.
Il 29 ottobre 2018 si è celebrata la XIV Giornata Mondiale.
Ictus cerebrale è la malattia neurologica più frequente e, in Italia, costituisce la terza causa di morte.
Ed è la prima causa di disabilità.
I dati dell’Osservatorio Ictus Italia riportano oltre 200mila persone (incidenza 2-3 pazienti/anno/1.000 abitanti) di cui l’80% sono i nuovi casi e la restante parte è costituita dalle recidive.
La giornata è stata fondamentale per ribadire quattro obiettivi principali individuati dall’ESO (European Stroke Organisation) e dall’associazione di pazienti SAFE (Stroke Action for Europe):
– ridurre il numero di casi di ictus in Europa del 10%;
– trattare il 90% e oltre dei pazienti colpiti da ictus in Europa all’interno delle stroke unit, come livelli essenziali di assistenza;
– favorire piani sanitari nazionali per il trattamento dell’ictus che comprendano tutta la catena delle cure;
– attuare le strategie nazionali per favorire interventi multisettoriali di sanità pubblica.
L’ictus non è soltanto una malattia dell’anziano.
Dei duecentomila nuovi casi di ictus che si verificano ogni anno nel nostro Paese, circa diecimila riguardano soggetti con età inferiore ai 54 anni, con conseguenze drammatiche in ambito familiare e sociale.
Ma con gli esiti di un Ictus si può convivere. Anche serenamente;
servono azioni specifiche e un “nuovo progetto di vita”.
Da più di vent’anni la Cooperativa ProgettAzione a Bergamo e da alcuni anni anche a Milano è attiva e lavora per prevenire e curare le malattie cerebrali, dal trauma cranico all’ictus, Alzheimer e malattie neurodegenerative.
L’equipe opera sia per la prevenzione che per la cura, individuando progetti personalizzati.
ProgettAzione va oltre e offre interventi individualizzati, funzionali al reinserimento sociale e lavorativo per creare un “nuovo progetto di vita”, indispensabile in persone con disabilità acquisite.
Quindi dopo un ictus si può lavorare per un rientro sociale.
Avendo cura di chiedere ai servizi sanitari riabilitativi il supporto alla dimissione ospedaliera, frequentare i Centri Diurni per il recupero di abilità e competenze, sapendo che sono a disposizione Centri Residenziali per Sollievo e il sostegno alla residenzialità
Per informazioni sui supporti post Ictus cerebrale: Cooperativa Progettazione
Milano: Via Teodosio, 4 e 12 – Tel: 02 70638795 – Mob: 346 3264837
mail: c.maggio@cooperativaprogettazione.it
Pedrengo (Bg): Via G. Battista Moroni, 6 – Tel: 035 657351 – Mob: 346 3264837
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Serina (Bg): Via Europa, 20 – tel. 0345.65185 – Mob: 346 3264837
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Per maggiori info:
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