Investimenti a impatto sociale : è boom !
Investimenti a Impatto Sociale : superato, nel 2018 nel mondo, i 500 miliardi di dollari, più del doppio rispetto a quanto fatto segnare nel 2017. E la corsa è destinata a proseguire.
Un interessante articolo da “Economia e Finanza della Repubblica”.
“Investire denaro privato non solo per puntare a generare un rendimento, ma anche per avere un impatto positivo sulla società.”
È lo spirito dell’impact investing, che nel corso del 2018 è arrivato a valere 502 miliardi a livello mondiale, più del doppio rispetto a quanto fatto registrare nel 2017.
Il network
Il dato emerge dall’Impact Investor Survey 2019 curato dal Giin (Global Impact Investing Network), il principale network di impact investing a livello globale, che comprende al suo interno asset managers, società di advisory e investitori i cui portafogli gestiti rispondono a logiche di impatto sociale o ambientale, intenzionale e misurabile, oltre che di rendimento finanziario.
I soggetti che si iscrivono al network compilano su base volontaria un questionario dettagliato sui propri portafogli gestiti, che permette al Giin di stilare annualmente un’analisi dettagliata sul più ampio campione di investitori a impatto sociale attualmente disponibile.
Mercato al decollo
Secondo la rielaborazione di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – braccio strategico e operativo di F. Cariplo nell’ambito degli investimenti a impatto sociale, ambientale e culturale -, circa due-terzi di questi capitali sono gestiti con un approccio “finance first”, con obiettivi di rendimento di mercato, e l’altro terzo con un approccio “impact first”, in cui l’obiettivo di rendimento è inferiore ai tassi di mercato oppure orientato alla preservazione del capitale.
La crescita dell’impact investing, spiegano gli analisti, non è dovuto solo a un aumento della compagine dei membri del GIIN – passati da 229 nel 2017 a 226 nel 2018 – e quindi a una maggiore diffusione dei principi di impact investing nel mondo, ma anche a una crescita dei portafogli dei singoli rispondenti rispetto all’anno precedente.
In termini di settori, gli investitori privilegiano la microfinanza e i servizi finanziari, l’housing sociale e l’energia, che costituiscono insieme circa il 50% degli asset gestiti”.
Per informazioni e approfondimenti sul tema:
alvaro.bozzolo@alplife.it
This Post Has 0 Comments