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Legge n. 112 del 2016, “dopo di noi”

Legge n. 112 del 2016, “dopo di noi”

Nasce con lo scopo di tutelare i diritti dei disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare.
E’ un aiuto per il periodo di vita delle persone con disabilità gravi, successivo alla scomparsa dei genitori.

Legge n. 112 del 2016, “dopo di noi”

Le famiglie con persone in stato di grave disabilità, hanno la possibilità di utilizzare il trust come strumento di tutela del patrimonio dopo la morte dei genitori, o la possibilità di tutelare il patrimonio a favore delle persone con disabilità utilizzando l’art. 2645-ter del codice civile, nonché i fondi costituiti per mezzo di contratti di affidamento fiduciario assoggettati a vincolo di destinazione anche a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale che operano nel settore della beneficenza.
All’art. 6 lett. C, sono inoltre precisati i vincoli stabiliti per l’istituzione del Trust a favore di persone affette da disabilità gravi. La legge agevola altresì mediante la deducibilità delle erogazioni liberali, donazioni e atti a titolo gratuito effettuati nei confronti di trust e fondi speciali entro il 20% del reddito, fino a un massimo di 100.000 euro annui, anche le erogazioni di soggetti privati.

Legge n. 112 del 2016, “dopo di noi” favorisce il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità.

La legge disciplina misure di assistenza, cura e protezione nel superiore interesse delle persone con disabilità’ grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale, in vista del venir meno del sostegno familiare, attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori. Per la prima volta, grazie a questa legge, vengono poste in essere tutele specifiche per persone affette da disabilità, dal momento in cui rimangono prive della tutela familiare, il cui supporto è indispensabile nella gestione della vita quotidiana. La famiglia, in molti casi, costituisce l’ancora di salvezza per quei soggetti affetti da forme di disabilità, tali da minare la loro autonomia e da influenzare lo svolgimento delle fondamentali attività quotidiane. La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, sul tema della vita indipendente, ha invitato più volte gli Stati membri ad adottare misure volte a facilitare il diritto per le persone con disabilità di: “vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone” nonché ad assicurare la loro piena integrazione e partecipazione alla società; l’obiettivo fondamentale è infatti quello di garantire la massima indipendenza ed autonomia di tali soggetti, consentendo loro di continuare a vivere nel miglior modo possibile anche dopo la morte dei familiari che se ne prendevano cura e assicurargli la possibilità di continuare a vivere in contesti il più simile possibile alla casa familiare a cui erano abituati.

Per ulteriori informazioni consultare i seguenti link:
https://www.cooperativaprogettazione.it/parole-e-fatti/
https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/disabilita-e-non-autosufficienza/focus-on/Dopo-di-noi/Pagine/default

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