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Nativi digitali e scuola

Nativi digitali e scuola

Gli alunni delle nostre scuole dell’obbligo e non solo sono tutti nativi digitali e come tali le scuole dovrebbero cominciare a considerarli. La scuola dovrebbe riuscire a colmare alcune lacune di comprensione, pena la sua assoluta obsolescenza. Purtroppo spesso le strutture scolastiche si mostrano inadeguate a supportare il livello tecnologico richiesto dai nativi digitali, i quali si trovano così a vedere il luogo in cui dovrebbero costruire il proprio futuro come emblema del passato, di un sistema statale incapace di stare al passo con i tempi.

Ha scritto Paolo Ferri dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca: “Quando negli Anni Ottanta ci si recava nella Germania dell’Est, avevamo la sensazione di tornare indietro di trent’anni. È la stessa sensazione che hanno ogni giorno i nostri alunni nativi digitali quando entrano a scuola. Noi abbiamo di Londra l’idea che ce ne ha dato per anni Sandro Paternostro. Loro passeggiano nelle sue strade senza esserci mai fisicamente stati. Noi incontravamo gli amici al bar, loro vanno su Facebook”. I ragazzi vanno coinvolti modificando il modo di insegnare e “giocando” sul loro terreno. Bisogna tenere presente che le strumentazioni digitali stanno cambiando – e per certi versi l’hanno già fatto – i modi di apprendere che non passano più solo per la parola scritta. Ma le scuole non riescono facilmente a fare questo e spesso sono la metafora della Germania Est. I nativi digitali hanno diritto di essere valutati dalle scuole nella loro interezza. La valutazione scolastica dunque dovrebbe prevedere accanto alla certificazione del prodotto anche quella del processo in modo che nulla rimanga nella testa del docente. La collegialità dovrebbe esplicarsi attraverso forme trasparenti e solo la documentazione completa può permettere di monitorare il processo di valutazione nei momenti necessari. Mentre al contrario in molte scuole prevale la media matematica conteggiata attraverso valutazioni date in modo arbitrario e un tentativo di chiudere i processi di apprendimento in una sorta di bolla di protezione che non interagisce col reale.

Per maggiori informazioni:

http://www.edscuola.it/archivio/software/i_nativi_digitali.htm
http://www.iodonna.it/attualita/in-primo-piano/2015/09/18/per-i-nativi-digitali-la-scuola-e-ancora-di-carta/

Riabilitzione Bergamo 189

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