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Obesità e ictus: un pericolo per il reintegro sociale e per la salute a lungo termine

Obesità e ictus: cosa correla l’obesità allo stato di salute? Sovrappeso e obesità sono fattori di rischio per il reinserimento sociale e il rientro al lavoro.

Il sovrappeso e l’obesità sono fattori di rischio per la salute negli anni che seguono la riabilitazione per un ictus e più in generale, per i pazienti con lesione cerebrale acquisita. Studi, ricerche e esperienze sul campo, sottolineano la necessità di un approccio proattivo nella gestione del peso in soggetti che incorrono in questo tipo di trauma e delle sue conseguenze sul reintegro sociale e sulla salute a lungo termine.

Le analisi statistiche hanno mostrato che l’obesità è fortemente associata a diverse condizioni di salute croniche, tra cui ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco e diabete.

Anche gli attacchi epilettici, una complicanza comune nei soggetti con pregresso ictus (e trauma cranico), sono risultati correlati per frequenza alle differenze nel peso corporeo. Raggiungere e mantenere una dieta salutare e adottare corretti stili di vita, che comprendano un’adeguata attività fisica, è cruciale per il recupero dopo un trauma cranico.

Nelle prime fasi dopo l’evento, infatti, i pazienti possono perdere peso per effetto dell’incremento del tasso metabolico e altri effetti fisici del trauma. Nelle fasi successive, possono subentrare diversi tipi di fattori, tra cui disturbi fisici e mentali, cambiamenti cognitivi e comportamentali, nonché limitazioni fisiche, che portano i pazienti all’aumento del peso corporeo.

Un buono stato di forma fisica, consente percorsi di reintegro sociale più veloci, e con la maggior possibilità di esito positivo. Lo “status sociale” e il “ruolo di lavoratore” per una persona con lesione cerebrale, è sempre un traguardo desiderato.

Un forma fisica non ottimale o, peggio ancora, l’obesità, sono elementi che non favoriscono l’inclusione, l’autostima e la motivazione al recupero di abilità perdute.

Dieta e movimento, quindi, anche per chi è reduce da un ictus.

Per approfondimenti:
https://neurologiaitaliana.it

Obesità e ictus

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