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Piano della Comunicazione: uno strumento indispensabile per Aziende, Enti e No-profit

Piano della Comunicazione: uno strumento indispensabile per Aziende, Enti e No-profit

Aziende e No-Profit fanno piani di riorganizzazione aziendale, della qualità, di ristrutturazione, di contenimento costi. Gli Enti pubblici Piani di gestione del territorio, Piani urbanistici. Ma in generale non c’è una programmazione pianificata della Comunicazione. Molto difficile trovare tra gli strumenti organizzativi di una Azienda il Piano della Comunicazione. Ed è un errore: pianificare gli interventi aziendali in tema di comunicazione e messaggi, aiuta l’immagine, sviluppa i contatti e fa crescere la reputazione.

Aziende e No-Profit fanno Piani di riorganizzazione aziendale, della qualità, di ristrutturazione, di contenimento costi. Gli Enti pubblici, piani di gestione del territorio, piani urbanistici. Ma in generale non c’è una programmazione pianificata della comunicazione.
Molto difficile trovare tra gli strumenti organizzativi di una azienda il piano della comunicazione ed è un errore: pianificare gli interventi aziendali in tema di comunicazione e messaggi, aiuta l’immagine, sviluppa i contatti e fa crescere la reputazione.

Un piano di comunicazione si articola in dieci fasi:

  1. Visioning: definizione degli obiettivi. Definizione degli obiettivi che stanno alla base dell’esistenza di un’organizzazione.
  2. Stakeholder: individuazione dei pubblici influenti. Gli stakeholder attivi sono individui che con la loro azione ed opinione influenzano direttamente la vita dell’istituto.
  3. L’obiettivo perseguito. Identificazione degli obiettivi specifici dell’organizzazione, ossia i fini per cui vengono impiegate risorse organizzative per il loro perseguimento e raggiungimento.
  4. Le variabili. Si identificano e analizzano in questa fase le variabili sociali, politiche, economiche e tecnologiche che possono condizionare il raggiungimento degli obiettivi perseguiti.
  5. Gli influenti. Vengono identificati i soggetti ritenuti “influenti”, capaci di influenzare la vita e l’operato dell’organizzazione.
  6. I messaggi chiave. L’obiettivo del messaggio è creare un cambiamento nell’opinione e nel comportamento dei riceventi.
  7. Il pre-test. La fase di definizione dei messaggi chiave è seguita da una simulazione dell’impatto degli stessi.
  8. La strategia operativa. Si definiscono le risorse disponibili (umane e finanziarie), le modalità, i canali, i tempi e gli strumenti necessari per trasferire i messaggi chiave.
  9. Il trasferimento. Si scelgono gli strumenti atti a trasferire il messaggio.
  10. Il monitoraggio e la verifica. In quest’ultima fase avviene la verifica dell’effettivo raggiungimento dell’obiettivo, realizzando una seconda ricerca dopo il pre-test dei messaggi chiave, su un campione di influenti.

Per informazioni e approfondimenti sui temi della comunicazione, sulle modalità operative per la stesure del Piano della comunicazione e per consulenze e preventivi: info@cooperativaprogettazione.it

Per maggiori info, clicca sui link sottostanti—>>
https://www.cooperativaprogettazione.it/lab-di-progettazione/
https://it.wikipedia.org/wiki/Piano_di_comunicazione

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