Segreti di longevità: come aggiungere vita agli anni
Le Blue Zone e le nuove frontiere della biogerontologia per un invecchiamento sano
In Italia ci sono oltre 22 mila centenari, con un incremento di 2 mila rispetto all’anno scorso, e 24 supercentenari. Arrivare a cent’anni non è più un’impresa irraggiungibile, ma la vera sfida è come mantenere la qualità della vita oltre i 90. Quasi un milione di italiani ultra novantenni vive con difficoltà negli ultimi anni di vita. L’età media in Italia è di 83 anni, ma i problemi di salute si concentrano soprattutto negli ultimi 12 anni di vita. Ecco perché la ricerca si sta concentrando sulla biogerontologia, un campo che studia le cause dell’invecchiamento come telomeri, disfunzioni mitocondriali e infiammazione cronica. Le molecole come la metformina e la rapamicina promettono di intervenire su questi processi, ma al momento le evidenze negli esseri umani sono ancora in fase di studio.
Lezioni dalle “Blue Zone”: dove si vive più a lungo
Nel frattempo, le Blue Zone, aree del mondo caratterizzate da una straordinaria longevità, offrono insegnamenti preziosi. Luoghi come Ikaria, Okinawa e Loma Linda condividono fattori comuni: l’esercizio fisico naturale, un’alimentazione ricca di frutta, verdura e legumi, forti legami familiari e sociali, poco stress e un sonno abbondante. Lo studio clinico Sprint ha confermato che una combinazione di esercizio fisico standardizzato e una nutrizione equilibrata può prevenire la disabilità negli anziani fragili. Gli anziani seguiti nel progetto Sprint hanno mostrato una significativa riduzione delle disabilità rispetto a quelli che hanno ricevuto solo consigli generali su come invecchiare bene. Se a questi precetti si aggiungono screening medici regolari e una corretta vaccinazione (influenza, polmonite, herpes zoster), è possibile raggiungere i 90 anni con una migliore qualità della vita.
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